Con la crescente complessità dei sistemi di sicurezza nei cantieri, la sfida non è più solo la copertura della sorveglianza, ma focalizzare l’attenzione su ciò che conta davvero. Ogni giorno vengono registrati centinaia di gigabyte di filmati su migliaia di torri mobili, ma solo una piccola percentuale cattura ciò che richiede attenzione. I falsi allarmi, innescati da condizioni meteorologiche, animali o movimenti irrilevanti, sovraccaricano gli operatori della Centrale Operativa, aumentando il rischio di perdere di vista le minacce reali.

 

Per risolvere questa criticità, BauWatch - azienda specializza nel settore della sicurezza e delle soluzioni per la videosorveglianza mobile - ha sviluppato Second Tier Analytics (STA), un modello basato sull'intelligenza artificiale che trasforma le modalità di monitoraggio. Il sistema filtra il 99,8% dei falsi allarmi prima che raggiungano la Centrale Operativa, riducendo il rumore, migliorando il processo decisionale e consentendo agli specialisti di concentrarsi sugli incidenti reali. Si tratta di un passaggio dalla sorveglianza alla rilevanza, in cui l'automazione lavora al fianco delle persone. E in ambienti in cui il tempo di risposta può fare la differenza tra perdita e prevenzione, questa distinzione è davvero cruciale.

 

Nella sicurezza dei cantieri, una maggiore sorveglianza non sempre significa una migliore protezione. Man mano che i sistemi di sicurezza crescono su larga scala, gli operatori ricevono un numero crescente di allarmi irrilevanti - innescati dal vento, dalla fauna selvatica o da cambiamenti ambientali - che richiedono attenzione, ma che non rappresentano una minaccia reale. Senza un preciso modello per stabilire le priorità, i team preposti alla sicurezza rischiano di perdere tempo prezioso e di non concentrarsi su ciò che conta davvero: identificare e fermare gli incidenti reali prima che si aggravino.

 

Questo è il motivo per il quale le centrali operative hanno a che fare con un afflusso costante di segnalazioni, molte delle quali sono ripetitive, prevedibili o fasulle. Più tempo gli operatori passano a verificare i “non incidenti”, maggiore è la possibilità che non riescano a focalizzarsi su eventi reali. Grazie all’ausilio dell’AI, il sistema di filtraggio di BauWatch è stato espressamente sviluppato per per salvaguardare e potenziare la loro capacità di risposta quando è cruciale.

“Il nostro obiettivo non è automatizzare le decisioni, ma proteggere il giudizio umano dal sovraccarico”, afferma Laura Casparrini, amministratore delegato di BauWatch Italia. "Filtrando il 99,8% dei falsi allarmi prima che raggiungano un operatore, riduciamo la distrazione e liberiamo la capacità di agire in modo più rapido e accurato. Si tratta di evitare che le persone siano occupate in attività banali e che possano così concentrarsi su attività di grande valore aggiunto, coinvolte quando intervento e capacità decisionale sono indispensabili".

 

La portata dei dati generati dalla moderna sorveglianza dei cantieri è sbalorditiva. Con oltre 10.000 torri mobili in funzione, BauWatch elabora complessivamente fino a 500 terabyte di filmati ogni giorno, ma solo lo 0,2% di questi contenuti è veramente rilevante per i team di sicurezza. Senza l'automazione, gli operatori sarebbero costretti a passare al setaccio un ingente flusso di falsi positivi, da ombre in movimento ad animali vaganti, che richiedono tempo senza alcun valore aggiunto.

 

L'intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale nel cambiare questa dinamica. Combinando il rilevamento di primo livello integrato nelle telecamere con un secondo livello proprietario di analisi, BauWatch filtra i contenuti in base al comportamento, ai modelli e al contesto, non solo in base al movimento. Ciò consente alla tecnologia di “capire” quale tipo di attività potrebbe giustificare l'attenzione dell'uomo, consentendo una risposta più rapida e mirata. Si tratta di un'evoluzione necessaria in un settore in cui sia il rischio che la complessità sono in crescita, ma l'attenzione umana rimane limitata.