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ultimo aggiornamento 14/06/2025 ore 07:27




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10 Giugno 2025
DIERRE compie 50 anni

Comunicato Stampa 


DIERRE: 50 ANNI E NON SENTIRLI


Compleanno importante per la prima azienda italiana di porte blindate


Fotografie HR - Free download


All’inizio era solo il sogno di due fratelli, emigrati negli anni settanta dalla Puglia nel Piemonte industrializzato: mettere a frutto l’esperienza acquisita come dipendenti in una fabbrica torinese di porte e fondare finalmente un’azienda tutta loro. Un marchio che identificasse la protezione di due valori fondamentali come la famiglia e la casa.
Nel 2025 Alessandro e Vincenzo De Robertis festeggiano i primi 50 anni di quel sogno, che nel 1975 avevano chiamato con le iniziali del loro cognome. È nata così Dierre, oggi la prima azienda italiana di porte blindate. ​

Un successo che si deve a un'intuizione vincente: sviluppare l'iniziale attività di stampi per porte di sicurezza fino a coprire l'intero processo di produzione industriale della porta d'ingresso, mantenendo un livello di finitura artigianale.

Negli anni Dierre è cresciuta coinvolgendo altri membri della famiglia, investendo in tecnologia e in un concetto innovativo: sviluppare prodotti in grado di unire sicurezza e design per trasformare la porta da elemento funzionale a complemento d’arredo di un’abitazione. Scommessa vinta grazie a oltre 70 brevetti registrati e a un catalogo che è cresciuto fino a includere porte interne, portoni per garage, grate di sicurezza. E ancora, controtelai per porte scorrevoli a scomparsa, porte tagliafuoco e multifunzione,  casseforti, serrature e cilindri per porte blindate.
Insomma, tutto quello che serve a proteggere una casa e chi la abita, come previsto nel progetto iniziale.
Il bilancio 2024 parla di un fatturato consolidato di 160 milioni di euro, generati per il 55% in Italia e per il restante 45% da esportazioni in oltre 20 paesi tra Europa, Nord Africa, Cina e America Latina. Mentre prosegue la strategia di espansione in Medio Oriente. Negli anni, per supportare l'internazionalizzazione dell'azienda, sono nate consociate in Germania, Francia, Spagna, Portogallo e, nel 2023, in Svizzera.

Una presenza globale che mantiene in Italia, per la precisione a Villanova d’Asti, il suo quartier generale e la progettazione di ogni prodotto. Sono 650 i dipendenti Dierre, divisi tra i 4 stabilimenti in provincia di Asti, altri 3 a Mondovì (CN), Avigliana (TO), Cornate d’Adda (MB) e uno in Portogallo,  a Santa Comba Dao.
La capacità produttiva consente di realizzare ogni anno 200 mila porte di sicurezza, 70 mila porte da interni, 200 mila serrature e casseforti, 25 mila chiusure da garage, 200 mila controtelai a scomparsa, 100 mila porte tagliafuoco in acciaio e multifunzione.

“Dalla fondazione Dierre è cresciuta fino a raggiungere una posizione di leadership nel suo settore. La sfida più importante che abbiamo davanti non è solo quella di continuare ad espanderci, ma soprattutto quella di restare un punto di riferimento per l’innovazione e il design delle porte” sottolinea il fondatore Vincenzo De Robertis, oggi Presidente dell’azienda. “Non si tratta solo di conquistare nuovi mercati o canali di distribuzione, come stiamo facendo in Italia nel settore delle rivendite edili, ma di mantenere l’attitudine a innovare continuamente i nostri prodotti e i nostri processi. I 70 brevetti registrati finora, dalle serrature antieffrazione alle cerniere, ci dicono che siamo sulla strada giusta”.

Porte Made in Italy installate in oltre di 5 milioni di case del mondo
Negli anni Dierre ha contribuito a rinnovare lo stesso concetto di sicurezza. All’antieffrazione si è aggiunto ormai un mix di caratteristiche che vanno dall’isolamento termico a quello acustico, dalla tenuta all'aria e all’acqua a nuove modalità di installazione filo-muro. Una posa che fa letteralmente sparire la porta integrandola nella parete che la circonda, e di cui può riprodurre la finitura.
Tra i brevetti depositati a livello italiano e internazionale: serrature di ultima generazione, cerniere a scomparsa di derivazione aeronautica, chiavi elettroniche programmabili che registrano gli ingressi e possono essere cancellate in caso di smarrimento.


“La capacità di unire una produzione industriale a finiture quasi artigianali è da sempre una delle caratteristiche distintive Dierre” spiega Alessandro De Robertis. “Il nostro segreto è far lavorare insieme testa e braccia, progettazione e produzione, senza cedere a una miope delocalizzazione. Mantenere tutte le divisioni a stretto contatto le une con le altre ci consente invece di curare ogni dettaglio dei nostri prodotti e continuare a svilupparli puntando all’eccellenza. Con l’orgoglio di essere tra gli ambasciatori della qualità italiana nel mondo”.

Dai grandi complessi immobiliari di City Life al Waterfront di Levante a Genova, dal palazzo che ospita la Borsa Italiana alla spettacolare Tour Odéon di Montecarlo, ma anche in teatri e alberghi di tutto il mondo, le porte Dierre sono presenti in oltre 5 milioni di edifici a livello globale.
Tra gli ultimi progetti, l’installazione di porte tagliafuoco di ultima generazione per garantire la sicurezza del più grande e moderno data center campus d’Italia: il Global Cloud Data Center Aruba di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo.

Ma l'azienda non si ferma. Nel 2024 è stata fondata la Dierre Academy per la formazione continua della rete vendita e dei posatori specializzati.
Obiettivo: uniformare il livello di assistenza in tutte le zone d’Italia, innalzando ulteriormente il livello della qualità per azzerare eventuali differenze territoriali. Fulcro dell'iniziativa il Technical Service Dierre, servizio di assistenza post vendita. Riunisce oltre 40 tecnici specializzati su tutto il territorio nazionale, coordinati da un ufficio interno all’azienda che fa da cerniera tra produzione, rivenditori e installatori. Con DRCode, invece, Dierre ha lanciato un nuovo sistema di etichettatura che permette di accedere in maniera chiara e veloce - direttamente dallo smartphone - a tutte le informazioni tecniche relative alla propria porta blindata, scaricare le certificazioni, la garanzia, verificare, quando prevista, la Dichiarazione di Prestazioni e le istruzioni di montaggio.
L'ultimo passo è la riorganizzazione degli showroom, mentre si continua a investire in ricerca e sviluppo, digitalizzazione e sostenibilità con nuovi impianti fotovoltaici. Per alimentare il sogno Dierre con nuova energia green.





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